Ciao! Come state? Come promesso, eccoci qui per la puntata dedicata al Giappone. Tra un mese io e Andrea saremo in viaggio per la nostra prima volta nel Paese del Sol Levante, per cui ho trascorso l’ultimo periodo a raccogliere tutto ciò che mi sembrava utile o interessante per arrivare preparata. Quella che troverete è una lista molto personale di Distrazioni a tema, a metà tra il funzionale e l’evocativo, per entrare nell’atmosfera. Spero vi piacerà e che mi lascerete commenti e consigli. Via!
1. Iniziamo dalle cose pratiche. Come per ogni viaggio che si rispetti, abbiamo comprato la guida della Lonely Planet. Per quanto si possa trovare tutto online, mi dà sempre sicurezza avere un’unica fonte cartacea per farmi un’idea generale e strutturata di un Paese. Una volta capita più o meno la geografia del posto e le cose principali da vedere, mi affido alle guide correlate. E qui entra a pieno titolo Osusume, guida digitale sui posti del cuore a Tokyo di Ottavia Baldi, ragazza italiana che vive lì da anni, meglio conosciuta come bisc_otti (la sua pagina IG è una fonte inesauribile di spunti per gite e cose da provare. Peccato che il Giappone sia dall’altra parte del mondo).
2. Qui c’è la playlist YouTube in cui ho raccolto - e continuerò a salvare fino alla partenza - video inerenti alle tappe del nostro viaggio. Ecco perché ci troverete vlog relativi a città, parchi tematici e cibi da provare. (Ovviamente avevo già guardato TUTTI i video di Nicolò Balini, negli anni. Sia del suo canale personale che su Human Safari).
3. Se vi siete mai chiesti - come per diverso tempo ho fatto anch’io - perché tante persone siano così ossessionate dal Giappone, può essere che troviate la risposta qui: POP - Come la cultura giapponese ha conquistato il mondo. Matt Alt, autore di questo libro imprescindibile, ha alle spalle una lunga carriera nel mercato della localizzazione dei prodotti nipponici, esperienza che gli ha permesso di addentrarsi nella comprensione della cultura e delle dinamiche che governano la loro genesi e diffusione. Con occhio clinico e una scrittura bella e semplice, scandaglia le invenzioni più iconiche del Giappone, inserendole nel contesto storico che va dal secondo dopoguerra ai giorni nostri. C’è da rimanere a bocca aperta di fronte all’influenza più o meno diretta che i prodotti made in Japan hanno avuto nella cultura Occidentale: basti pensare ai manga, gli anime, Hello Kitty e tutto l’universo Sanrio, Nintendo, il karaoke, il walkman, i Pokémon, i Tamagotchi o le emoji. Se avete anche solo un minimo di curiosità verso il tema - o più in generale rispetto alla sostanza di cui è fatta una buona parte della nostra cultura pop - questo è proprio un libro che non mi stancherò mai di consigliare. Bonus track: diverse delle informazioni contenute nel libro, ma da un punto di vista più americano, si possono trovare in High Score, mini serie Netflix.
4. Per farsi un’idea sugli usi e costumi c’è Yamato, podcast in 8 puntate di Giorgia Sallusti, studiosa della cultura giapponese e libraia (motivo per cui c’è una certa attenzione alla selezione di libri di cui parla e che consiglia). I temi sono i più chiacchierati: i giapponesi lo mangiano il sushi? La cultura del lavoro è davvero così tremenda come dicono? (spoiler: sì). Come sono costruite le case e perché? Ecc. Gli episodi, pur di durata contenuta, sono ricchi di informazioni. Ho apprezzato molto anche perché non è tutto oro quel che luccica, e qui c’è un assaggio del dark side di questo meraviglioso Paese. Bonus track: per un tour meno convenzionale, che passa per i cimiteri, ci sono le puntate di Camposanto dedicate al Giappone: Le cronache del camposanto | Tokyo; Il memoriale della Pace di Hiroshima; Il cimitero di Aoyama a Tokyo e la tomba del cagnolino Hachiko.
5. Quattro film ambientati a Tokyo: immancabile Lost in Translation per uno sguardo alla megalopoli con occhi occidentali; Perfect Days, di cui ho scritto qui e che racconta tutta la poesia del quotidiano di un uomo come tanti, impiegato nelle pulizie dei bagni pubblici della capitale (voglio scoprire se quel senso di lentezza lo posso ritrovare anch’io da turista); Le ricette della signora Toku (ne ho scritto qui) che mi hanno fatto venire un’insana voglia di trovare un banchetto di dorayaki; Tokyo Sonata, film che, in un crescendo drammatico, rende spaventosamente bene l’idea di cosa significhi vivere una crisi - lavorativa e familiare - in uno dei luoghi più produttivi e legati alle apparenze del mondo.
6. Inevitabile dedicare un punto allo Studio Ghibli. Dopo una notte insonne nel tentativo invano di acquistare i biglietti per il museo a Tokyo, Andrea è riuscito ad accaparrarsi gli ingressi per il Ghibli Park a Nagakute, di recente costruzione e di quasi impossibile accesso. Non so spiegare la gioia, conto di farlo al ritorno dopo aver toccato con mano location e personaggi di alcuni dei miei film di animazione preferiti (come Arrietty - il mondo segreto sotto il pavimento; Il mio vicino Totoro; Ponyo sulla scogliera; La città incantata; Kiki - Consegne a domicilio). Bonus track: se qualcuno avesse in programma la gita al Parco, consiglio la lettura di questo articolo.
7. Ho già accennato (Distrazioni #2 e #49) alla mia passione per la serie Midnight Diner - Tokyo Stories tratta dal manga La taverna di mezzanotte, una raccolta di storie che hanno per protagonisti il proprietario (nonché cuoco) del locale aperto solo da mezzanotte alle sei del mattino, i suoi avventori, e naturalmente il cibo che viene loro servito. Ogni episodio (e capitolo) è dedicato a un piatto, per cui il racconto diventa anche un interessante tour della cucina della capitale. C’è sempre un volume del fumetto sul mio comodino; in caso di momento no, aiuta.
8. A proposito di letture-coccola, ho scoperto Hirayasumi da poco e non so spiegare il bene che mi fa. Siamo a Tokyo, Hiroto è un ragazzo di 29 anni senza grandi piani e senza preoccupazioni. In seguito alla morte di una signora anziana di cui è diventato amico, eredita la sua casa e vi si trasferisce. Poco tempo dopo lo raggiunge Natsumi, la cugina di 18 anni, matricola alla scuola d’arte. Ogni capitolo corrisponde ad una giornata e pian piano entriamo nelle vite e nelle relazioni dei due giovani con i loro amici e le nuove conoscenze, il tutto tra un piatto e l’altro cucinati da Hiroto e i drammi d’inizio università della cugina, personaggi complementari a cui è difficile non affezionarsi. Ho letto i primi 3 dei 7 volumi usciti finora e l’approccio che sto adottando è di comprarne uno per volta, cercandoli nelle librerie fisiche. Rallenta un po’ il processo ma ha tutto un altro sapore.
9. Su consiglio di
ho studiato l’archivio della newsletter Japan A to Z, una miniera di informazioni e suggerimenti, corredati da foto, su come viaggiare e cosa vedere in Giappone. È difficile non pensare: ok, questo lo metto in lista per quando ci ritorniamo.10. Infine, alcuni profili Instagram su cui sono tornata diverse volte per farmi un’idea più precisa di quello che ci potrebbe attendere:
• bisc_otti già citata al punto 1, belle foto, tanti spunti per gite e cibo da provare.
• Giulia Premi è stata svariata volte in Giappone e organizza viaggi di gruppo, per cui condivide informazioni accurate. Ha anche un canale broadcast dedicato.
• rockandfiocc ha una cospicua serie di storie in evidenza su Tokyo.
• trevisoadvisor potete seguirla per i posti migliori in cui mangiare a Treviso e dintorni (ci tengo a sponsorizzare in qualità di local) ma recentemente è stata in viaggio in Giappone e ho trovato utili le sue dritte (ci sono tre bollini di storie in evidenza sul tema).
Ebbene, siamo giunti alla fine di questa densa puntata. Se vi è piaciuta Distrazioni potete lasciarle un cuore qui sotto ❤️ o supportarla con un caffè virtuale ☕ che finirà direttamente nel prossimo libro, biglietto d’ingresso a una mostra, o nella Suica. Grazie, ciao!
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A presto,
Veronica
Nel caso non la conoscessi, ti consiglio su Ig anche Sara Caulfield, è stata più volte in Giappone e in evidenza ci sono tantissime storie a riguardo!