Distrazione: stato del pensiero rivolto altrove, e perciò assente dalla realtà attuale e circostante.
Spero stiate bene e, se doveste aver voglia di una giustificazione per assentarvi un po’ dalla realtà attuale e circostante, qui trovate la lista della settimana.
1. Mentre attendo con impazienza l’uscita della quarta e ultima puntata, ci tengo a condividere con voi Sulla nostalgia, podcast scritto e raccontato da Sara Poma insieme ad una serie di esperti. L’autrice indaga l’origine di questo complesso sentimento e ne esplora gli effetti su diversi aspetti delle nostre vite, dalla sua definizione come malattia nel diciassettesimo secolo fino alla nostalgia provata nell’ascoltare una canzone, ma anche il suo significato in altre culture (in Cina e in Russia, la nostalgia è un concetto distante per le persone) e il suo ruolo nella propaganda politica (capitolo molto interessante). Un viaggio nel tempo e nello spazio su un tema che mi ha sempre toccata da vicino. Bonus track: l’autrice è la stessa di Figlie, di cui avevo scritto qui. Nella prima puntata di questo nuovo podcast, Sara Poma intervista proprio la protagonista del precedente lavoro, Sofia, che in quanto figlia di desaparecida ed esiliata, con la nostalgia ha un rapporto stretto.
2. È arrivata l’estate, o almeno così dicono. E con lei la nostalgia di cui sopra. Non a caso è proprio Giulia Cavalieri, scrittrice e critica musicale intervistata per la puntata sulla musica nel podcast di Sara Poma, a raccontarci Certe estati. Un viaggio in 5 episodi, ciascuno con un ospite e un 45 giri simbolico, dedicato a questa stagione tutta italiana. Fuori piove, ma con i Righeira nelle orecchie sono già sotto l’ombrellone (anche se dopo l’ascolto di questo podcast, Vamos a la playa ha acquisito tutto un altro significato).
3. Perfect Days, di Wim Wenders, è proprio quel genere di pellicola nella quale vorrei trasferirmi per un po’. Il protagonista Hirayama è un uomo che lavora come addetto alle pulizie dei bagni pubblici di Tokyo e la sua routine, scandita da una serie di canzoni iconiche ascoltate da cassette anni 70, diventa una lunga meditazione. È la sacralizzazione del quotidiano, l’elogio dello sguardo con cui possiamo decidere di guardare alla nostra realtà. Non potevo che rimanerne incantata e sì, il bagno di casa poi l’ho pulito con la colonna sonora nelle orecchie.
4. Ma rimaniamo sui film belli a cui sono arrivata in ritardo perché questa settimana ho recuperato anche La chimera. Santa Alice Rohrwacher che ci ha regalato un altro capolavoro. Questa volta ci troviamo alle prese con la storia corale di un gruppo di tombaroli in cui si colloca quella individuale e protagonista di Arthur - meraviglioso Josh O’Connor - inglese nella Tuscia degli anni 80, che affronta il dolore per la scomparsa della sua Beniamina e vive grazie alla capacità sovrannaturale di sentire la presenza di tombe etrusche, mentre impara a conoscere Italia, ragazza madre brasiliana dalla personalità inaspettata e affascinante. Una pellicola che restituisce la denuncia che meritiamo mentre ci offre un ritratto maschile indimenticabile. Insieme alla lacrima che scende penso: che gioia questa bellezza.
5. Nel frattempo ho finito di leggere Abel, l’ultimo lavoro di Baricco, e devo dire che sono spaesata - d’altra parte l’autore stesso l’ha definito strano. Un western metafisico, un romanzo d’amore che narra la vita del protagonista che dà il titolo al libro, pistolero prima dentro e poi fuori la legge. Non posso annoverarlo tra le mie letture migliori dell’anno, anche se ho apprezzato questo cucire e scucire della trama, che sembra lasciarci in sospeso ma poi ritrova sempre il filo. Peccato per i personaggi poco approfonditi, peccato per questa sua scrittura che a volte mi sembra non sia il mezzo ma il fine. Se qualcuno si stesse chiedendo come mai è in questa lista dove pubblico solo quello che mi è piaciuto, la risposta sta nella sua capacità di essere distrazione. In fondo, una volta finito di farsi delle domande, funziona.
6. Perché Taylor Swift ha così tanto successo? La domanda che ci stavamo facendo (in tanti) e la risposta nel nuovo format intervista de Il Post.
7. Trascinata dalla passione dell’intervistata Viola Stefanello che nel sopracitato video indossa una maglietta tributo alle boygenius, sono andata a vedermi il suo Instagram e ho scoperto che ha scritto un bel pezzo al riguardo. Prima ero solo fan delle loro canzoni, ora sono fan della loro amicizia.
8. E che dire degl* amic* rappresentati in questo quadro di Emilio Gola? Mi sono imbattuta di recente nei lavori dell’artista trentenne di Milano e trovo raccontino qualcosa di molto profondo e prezioso. Sono curiosa di vedere come evolverà la sua arte.
9. Qui invece una vignetta per dire che ho portato al lago con me Storia confidenziale dell’editoria italiana e lo sto trovando incredibile. Le figure chiave della cultura del bel paese attraverso la penna precisa, vagamente ironica, di un insider. Fun fact: arrivata a questa lettura direttamente da cinquanta numeri di Distrazioni fa. Nel #33 scrivevo della prima puntata di Comodino, nella quale veniva raccontato proprio questo titolo.
10. Infine, ora che ho visto Inside Out 2 sento di aver trovato l’emozione migliore per salutare la fine di questo mese infernale. Ciao ansia, spero di rivederti molto in là nel futuro.
Per oggi è tutto, e ripetete con me: se non arriva il sole, ci godremo anche la pioggia. (Per altre forme di meteoropatia, invertire gli addendi). Ciao!
Distrazioni è una newsletter settimanale scritta con grande amore. Se ti è piaciuta puoi lasciarle un cuore ❤️ qui sotto o supportarla con un caffè virtuale ☕ che finirà direttamente nel prossimo libro, biglietto dell’aereo, del cinema, o ingresso a una mostra. Per riceverla il martedì puoi cliccare qui:
A presto,
Veronica