DISTRAZIONI #49
Barbie, Goran Bregović, un podcast toccante, ancora Taylor Tomlinson, fanzine, borsine handmade e non è tutto.
Ciao! Come state?
Prima di cominciare volevo dare il benvenuto alle nuove persone iscritte, è un piacere avervi qui ✨ Io sono Veronica e questa è una newsletter settimanale scritta con lo stesso spirito di quando condivido link che mi entusiasmano con gli amici. Ci troverete film, libri, fumetti, serie tv, musica, live, eventi, giochi da tavolo, giretti, contenuti social, poster e qualunque altra cosa alimenti l’infinita categoria delle Distrazioni. Per concludere la premessa, il prossimo sarà l’ultimo numero prima della pausa estiva, ma fino a quel momento: let’s dance.
1. Ebbene, ho visto Barbie. O meglio, ho sentito un film di una potenza rivoluzionaria arrivarmi allo stomaco e annodarmi le viscere in un fiocco. Che sensibilità ci vuole per parlare di femminismo nel 2023 senza cadere male, mostrando una Barbieland in cui i ruoli sono invertiti e le donne finiscono per fare agli uomini ciò che han sempre subito per prime nel mondo reale. Mi aspettavo molte cose, ma non di dovermi asciugare le lacrime a più riprese. Ho trovato tutto troppo giusto, raccontato troppo bene con attori troppo bravi (Margot Robbie è la perfezione, ma pure Ryan Gosling). Avevo paura che il tripudio di genialità registica finisse per lasciarmi con l’amaro in bocca (in fondo stiamo parlando di problemi veri), invece ogni tassello di critica e satira trova il suo senso. Spero lo vedranno più persone possibili, sono certa che anche chi non l’amerà si porterà a casa qualcosa d’importante.
2. La mia stagione dei concerti prosegue - dopo gli Arctic Monkeys della scorsa settimana - con il live di Goran Bregović alla prima edizione del Varese Summer Festival. Dopo l’esperienza I-Days, trovarmi in uno spazio ridotto, tranquillo, con bagni utilizzabili, posto numerato e nessun token, mi è sembrato il paradiso. E poi vogliamo parlare del pubblico? Mi chiedevo come avremmo fatto a rimanere seduti sulla musica balcanica gipsy-ska e infatti, nel momento in cui sono entrati i 5 fiati direttamente dalla platea, ci siamo alzati tutti. Atmosfera stupenda, musica pure, lui - Goran - umilissimo, continuava a ringraziarci per le risposte positive al suo “vi sta piacendo il concerto?”. Potrei essermi commossa.
3. Era da qualche mese che avevo in lista Figlie, ma non mi sembrava mai fosse il momento giusto per ascoltarlo. Poi, giorni fa, senza neanche pensarci ho premuto play e da lì non ho fatto altro che aspettare ogni momento buono per immergermi in questa difficile storia. Si tratta di un podcast in 6 puntate che racconta di Silvia, sequestrata nel 1978 a Mar del Plata (in un’Argentina dove il dittatore Jorge Videla aveva instaurato un regime del terrore), e del viaggio che sua figlia Sofia compie per incontrare la madre desaparecida attraverso le voci di chi l’ha conosciuta. Un viaggio che fa in compagnia di Sara Poma, autrice e voce narrante di questa docu-serie, che con Sofia condivide l’urgenza di raccontare il proprio lutto materno. Due donne, due figlie che incredibilmente si trovano e ci permettono di accompagnarle lungo un percorso fatto di profonda mancanza ed enorme cura nei confronti della memoria. Memoria che ho imparato essere in movimento, fragilissima e quanto mai essenziale, soprattutto quando vivi una vita senza poter sapere che voce ha tua madre.
4. La scorsa settimana vi dicevo di essere rimasta piacevolmente sorpresa dalla scoperta di Taylor Tomlinson. È stato ironico guardare il suo secondo spettacolo su Netflix, Look at you, dopo aver finito il podcast di cui sopra, e scoprire anche qui il racconto della prematura scomparsa della madre. M’interessa sempre molto capire in quanti modi diversi è possibile reagire a esperienze devastanti simili e, entrando nel merito dello show, è stato come partecipare a una liberatoria seduta di terapia di gruppo.
5. A proposito di prospettive diverse sullo stesso soggetto, Kalina Muhova ha creato un adorabile set di 3 fanzine che s’intitolano rispettivamente: Scusa, Grazie, Prego. Se nelle prime due l’autrice rappresenta una lunga serie di situazioni di scuse e ringraziamenti, il terzo è la raccolta dei “grazie” e degli “scusa” di altre persone, illustrati da Kalina con le sue matite e grande empatia. A quanto pare esistono decine e decine di modi per esprimere sentimenti del genere.
6. Ho iniziato Cleopatra e Frankenstein piena di fiducia, ho letto le prime cento pagine sentendomi sempre più sconfortata dalla delusione e, ormai prima di addormentarmi, ho cercato riparo dove ero certa di trovarlo: La Taverna di Mezzanotte, vol. 3. Vi avevo già raccontato della mia passione per questi fumetti e per la serie che ne è derivata, ecco, sono tornata a casa. In quel locale di Tokyo aperto da mezzanotte alle sei pieno di vita e di una società quantomai variegata ho riassaporato tutto il conforto delle pagine in cui non vedi l’ora di perderti. Questo è il gentle reminder: ci meritiamo sempre un libro-salvagente da tenere vicino in caso di letture non appaganti.
7. A Austin Kleon devo tanto. Credo di dovergli anche la spinta definitiva a iniziare questa newsletter, che dalla sua ha mutuato i 10 punti. Dopo anni a leggere il suo blog, averlo citato come ispirazione nel mio, dopo aver consumato i suoi libri e tutte le interviste disponibili, qualche giorno fa mi è sembrato giusto supportare anche la sua newsletter con un abbonamento annuale. Non so se sia ancora disponibile, ma io l’ho trovato scontato del 20%, onestissimo per la quantità di roba interessante che sto trovando nell’archivio e nei thread riservati agli iscritti. Una risorsa creativa esagerata.
8. Torna la rubrica handmade! Questa settimana voglio presentarvi Le Parcae Bags, il nuovo progetto di una talentuosa collega e amica che con l’uncinetto crea meraviglie. La borsina lilla l’ho già commissionata e non vedo l’ora di portarla in giro. 💅
9. Una striscia troppo vera.
10. Infine, un veterinario che ha deciso di tenere in ambulatorio un cane assistente per confortare i cani-pazienti malati:
Per questa settimana è tutto, statemi bene e continuate a taggarmi nelle vostre Stories con gli sticker di Distrazioni che mi riempite di gioia. Ciao!
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Alla prossima settimana,
Veronica