DISTRAZIONI #70
Di fumetti emozionanti, musica, essere artisti nel 2024 e il nostro primo Distrazioni Swap!
Ciao! Come state? Io procedo lentissima, rimando il rimandabile, prendo tempo, fondamentalmente mi sento inconciliabile con quello che mi succede intorno e la sua velocità. La novità è che non m’interessa poi molto, anche se le scadenze le rispetto ancora. Non è male ogni tanto sperimentare questa specie di calma. A proposito di cose lente (belle), chi la scorsa settimana aveva votato a favore dello scambio epistolare di Distrazioni troverà in fondo più informazioni (niente di formale o complicato). Ho fatto un danno e cancellato per sbaglio il numero di voti, ad ogni modo il mio era solo un modo per sondare il terreno, quindi grazie in anticipo per l’entusiasmo! Per chiunque volesse partecipare, ci ritroviamo dopo. Bene, cominciamo.
1. Martedì scorso vi ho raccontato della gita al Festival di microeditoria del fumetto, ecco, ho letto il primo dei tre libri che abbiamo acquistato: Tracciato Palestina. Racconto di viaggio in Cisgiordania, di Elena Mistrello. Se l’obiettivo ultimo del libro è “portare una testimonianza della resistenza palestinese contro la pulizia etnica da parte dello Stato sionista”, attraverso le sue pagine possiamo farci un’idea di cosa queste parole significhino nella vita vera. L’autrice e i suoi compagni di viaggio sostano nei campi profughi, dove i Palestinesi da anni vivono senza poter tornare nelle loro case. Vanno in visita dai genitori i cui figli sono morti martiri e al cimitero, dove viene scavata una fossa in più “perché potrebbe servire da un momento all’altro.” Prima del funerale di un ragazzo ucciso mentre il gruppo italiano dormiva al campo, Naji chiede di evitare di piangere in pubblico perché “la comunità vuole restare forte, non vuole farsi prendere dalla disperazione per continuare a lottare e non perdere le speranze”. Vanno fino al muro che separa i Palestinesi dagli Israeliani, poi al check point 300, che quel muro permette di attraversarlo. Qui, durante la settimana, migliaia di persone si mettono in fila dalle 3 del mattino per andare a lavorare a Gerusalemme o in Israele, qualcuno nelle stesse colonie - ossia dall’occupante. Ho pensato più volte quanto fosse difficile provare a comprendere, e allo stesso tempo quanto straziante anche solo immaginare. Poi mi sono sentita profondamente in imbarazzo. Io, che ho il privilegio di lamentare un dolore vissuto di riflesso dalle pagine di un fumetto, mentre tutto questo succede giorno dopo giorno nell’esistenza di milioni di persone. È un lavoro complesso, quello fatto da Mistrello, importantissimo per chi come me ha avuto la fortuna di trovarsi dalla parte in pace del mondo. Il ricavato dalla vendita del fumetto, autoprodotto, è devoluto a progetti di solidarietà con il popolo palestinese che operano nei campi profughi di Aida e Dheisheh (Betlemme).
2. Come ormai sapete, sono molto fan di chi fa il lavoro di analizzare musica e canzoni per restituirci un livello ulteriore di comprensione. Grazie all’ultima, bella newsletter di
, ho scoperto quella di e mi sono crogiolata nella lettura di Dieci piccole cose per apprezzare dieci canzoni di Sanremo. Enjoy.3. Per questo terzo punto uniamo fumetti e musica e otteniamo Onda Alta, il racconto illustrato di Daniel Cuello ispirato alla canzone di Dargen D’Amico presentata a Sanremo. Cinque puntate, una per ogni giorno di Festival, in cui si tratta di migrazione, cambiamento climatico, ricerca di un posto da chiamare casa.
4. Rimaniamo in tema canzoni per un approfondimento di
su come Eminem prendeva nota delle rime che gli passavano per la testa. Un modo di pensare visivo, che ci dà un’idea a posteriori del suo processo creativo.5. Veniamo alle frustrazioni dell’età contemporanea: So you want to be an artist. Do you have to start a TikTok? In Everybody’s a sellout si tratta lungamente di auto-promozione e del doppio lavoro che si ritrovano a fare gli artisti.
Under the tyranny of algorithmic media distribution, artists, authors - anyone whose work concerns itself with what it means to be human - now have to be entrepreneurs, too.
Di artisti-imprenditori si parla, dunque. Persone che speravano “bastasse” scrivere un libro meraviglioso o la canzone che avrebbero sempre voluto, senza sospettare che ciò che li avrebbe tenuti svegli la notte sarebbe stato “come creare il brand”.
“I think that Millennials and Gen Xers really feel like sellouts. It’s not what they imagined their career to look like. It inherently feels wrong with their value system.” Says literary agent Carly Watters.
L’intervista passa a Ricky Montgomery, musicista 30enne con 1.7M di follower su TikTok:
You’re getting worse at [your art], but you’re becoming a great marketer for a product which is less and less good.
In conclusione, l’autrice dell’articolo afferma come una società composta da esseri umani che si sono trasformati in piccole imprese sia fondamentalmente la conclusione logica del capitalismo di libero mercato. Non grandi speranze, insomma, e si dovrebbero aprire grosse parentesi sullo specifico stato delle cose in Italia, ma in questa sede mi limiterò a rimanere ingenua e pensare che in fondo gli artisti continueranno a fare arte e agli altri non resterà che diventare più bravi nel trovarla e provare a sostenerla.
6. A volte succede che le cose che sto leggendo comincino a parlarsi. È il caso di Make Your Art No Matter What, che stavo sfogliando in seguito alla lettura dell’articolo di cui sopra. Beth Pickens sta dalla mia parte.
An artist’s central question when it comes to employment is my art + making a living = what the fuck? This is not a paradox but rather an equation that you may continually re-work and resolve throughout your life. This is OK. It doesn’t mean you never “figured it out”. Capitalism isn’t something to figure out; it is something to navigate and live within, while clipping away at its harmful effects and structures and finding strategies for usurping its rules.
You make art because you’re an artist; you need this practice in your life to be a healthy, whole person. Even if your art never earns money, you are an artist and need to continue making your work.
In sostanza: gli artisti devono continuare a fare il loro lavoro, nel senso che non ne potrebbero fare a meno. Mi affido alla sicurezza dell’autrice, che comunque offre un intero libro di suggerimenti e casi pratici su come condurre un’esistenza dedicata all’arte.
7. Quanto amo vedere i progressi delle persone che si danno un obiettivo. Mi ricordano che ci vuole tempo, sacrificio, ma dati questi due elementi un miglioramento ci sarà sempre. Ecco, Casey Neistat mi ha fatta piangere.
8. Il giorno in cui la Luna e la Terra litigarono è l’ultimo albo di David Duff illustrato da Noemi Vola. Dopo 4,5 miliardi di anni la Luna decide che ne ha abbastanza e se ne va in giro per il sistema solare a cercare un altro pianeta attorno al quale orbitare. Quando si trova ormai molto lontana, sola e infreddolita, si chiede se troverà mai un’altra amicizia come quella avuta con la Terra. Come ogni altro libro con le illustrazioni di Noemi si piange-ride, e non so perché ma è proprio liberatorio sentirsi così.
9. Qualche mese fa è uscito l’ultimo volume di Flow. Book for Paper Lovers, ed è un tripudio di bellezza, almeno quanto la cartoleria da cui me lo sono fatta spedire. Il volume contiene più di 250 pagine illustrate da 10 artisti pronte a diventare carta da lettera, carta da regalo, buste, tag, mini-zine, cartoline. Siccome non vedo l’ora di spedire-impacchettare-scrivere a mano-imbustare, è ora di passare alla preannunciata novità.
10. Diamo il benvenuto al primo DISTRAZIONI SWAP! Ovvero lo scambio epistolare con cui potremmo entrare in contatto un po’ più da vicino. L’ho immaginato così: ciascuno dei partecipanti dovrà preparare una lista di 10 Distrazioni per il mittente che le/gli verrà assegnato/a. Sarebbe carino se fosse scritta a mano. E se ci fossero anche due righette di presentazione su chi sta scrivendo. Per partecipare basterà che mi rispondiate a questa mail entro martedì 20 febbraio con nome, cognome e indirizzo a cui volete ricevere la lettera. Mi occuperò io di formare le coppie e comunicarvele. (In mail vi ricorderò le regole e la data entro la quale spedire).
Grazie per essere arrivati in fondo a questa lunga puntata, spero ci abbiate trovato qualcosa d’interessante. Ci vediamo nella cassetta delle lettere digitale come sempre il martedì, e spero presto anche in quella vera per il nostro swap! State bene.
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A presto,
Veronica
Grazie, è sempre un piacere fare crogiolare nella lettura! 🙏
ciao! io vorrei partecipare al Distrazioni Swap 🌤️