Ciao Distratti e Distratte, come state? Per questa puntata voglio provare qualcosa di diverso. Sabato e domenica, al Base di Milano, si è tenuto Paw Chew Go, un festival dedicato all’illustrazione. L’intenzione era quella di parlarvi dell’evento in un punto della lista, nell’ecosistema ormai consolidato dei dieci, ma mi sono resa conto che stava diventando parecchio consistente, così ho deciso di dedicargli l’intera newsletter. Questo anche per celebrare un amore che mi porta a gravitare ormai di routine intorno al mondo dell’illustrazione, della stampa, dell’editoria, della tipografia (dagli studi al lavoro, passando per una collezione embrionale di albi illustrati e un’altra di stampe che stanno solo aspettando una parete degna). Iniziamo dunque con la carrellata, senza pretese di essere esaustiva e basata su quello che più mi ha colpita, in cui ho comunque provato a fare un mix di profili diversi per stile, tematiche e seguito. In fondo trovate un sondaggino così mi dite cosa ne pensate dell’esperimento. Ci siamo, via!
1. La prima cosa in cui ci si imbatteva entrando al festival era l’esposizione di Spazio B**k, libreria indipendente specializzata in libri illustrati (ma con una selezione in generale da leccarsi le dita). Devo dire che sono pochi i volumi che non ho accarezzato o che non mi hanno fatto esclamare “devo averlo”, ma alla fine ho optato per Deep Listening di Pauline Oliveros, compositrice, educatrice e scrittrice che ha teorizzato la pratica che dà il titolo al libro. (Ok, qui d’illustrazione c’è poco, ma la copertina è molto bella).
2. Super idea quella di illustrare canzoni e intere scene di film frame by frame, il tutto confezionato nelle custodie di musicassette e in quelle di VHS. Qui il racconto dell’ormai enorme progetto di This is not a love song. Prendete una canzone a caso tra quelle del catalogo e ditemi se non vi viene voglia d’iniziare una collezione.
3. Da Vito Manolo Roma abbiamo acquistato due zine: Which System, Yours?, che illustra (letteralmente) le risposte date alla domanda su come cambiare il sistema (socio-politico) e Benjamin’s Dream di cui non ci sono link ma che è un bellissimo fumetto in bianco e nero senza testo che racconta il momento prima di morire di Walter Benjamin. In breve: Arséne Lupin, eroe di questa storia, ruba la famosa valigetta di manoscritti del filosofo tedesco, per condurlo alla pace definitiva attraverso un sogno in cui ripercorre i momenti salienti della sua vita.
4. Non ho resistito agli sticker di Timidessen (ma solo perché non era più disponibile la t-shirt Piangu, di cui vi avevo già parlato).
5. Abbiamo ritrovato Testasecca, artista della china da cui l’anno scorso avevamo acquistato questa meraviglia e che ha ampliato la sua produzione con le maschere larvali (esempio). Il suo lavoro è davvero affascinante.
6. Ho bramato anche quest’anno le ceramiche pazze di BABAO (quando, dico io, quando avrò una casa abbastanza grande per rispondere finalmente alla mia necessità di ceramiche pazze?) Non fumo, ma se lo facessi vorrei questo posacenere:
7. Avere amici talentuosi mi riempie di gratitudine e di orgoglio, quindi all’appello non poteva mancare Anna Fennel Hughes con le sue stampe a linoleografia (oltre alle illustrazioni, amo il suo senso dell’umorismo. È bello sorridere ogni volta che entro in casa di fronte alle sue cartoline della serie Greetings from Unexpected Places).
8. E grazie ad Anna ho fatto la conoscenza di Gaia Petra Sana, versatilità incredibile e dolcezza smisurata. Credo mi trasferirei volentieri in uno dei suoi sketchbook.
9. Molto attratta dalle illustrazioni intense e disturbanti di Violante.
10. Che simpatici i ragazzi di Familia Povera, ho lasciato il cuore sulla felpa Mediocre. Mi dispiace non potervi fornire supporto visivo ma lo shop online al momento è praticamente vuoto e non credo da Instagram si evinca molto, per cui felice di averla scoperta di persona in fiera.
🍭 Bonus track a tema: domani sera da Bonvini verrà inaugurata la mostra London Calling con le illustrazioni di Carlo Stanga. Ci vediamo lì?
Che ne dite, la newsletter tematica è un format che potrebbe piacervi/interessarvi per il futuro? Via al televoto:
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Alla prossima settimana,
Veronica