Ciao! Siamo arrivati alla puntata numero 10, il che significa che con questa newsletter siamo a 100 spunti raccolti in poco meno di 3 mesi. Non sono solita guardarmi alle spalle (né tantomeno fare calcoli), ma non essendo molto fiduciosa della mia capacità di costanza sono contenta di essere ancora qui con lo stesso entusiasmo del primo giorno. Grazie, i vostri feedback e il supporto sono continua energia.
Ma veniamo alla collezione della settimana:
1. È pur sempre la fashion week. Iniziamo quindi la carrellata con un podcast molto interessante sulla Gente della moda, a cura di Giulia Torelli e Federica Salto (che vi citavo nella scorsa puntata per la sua newsletter). In ogni episodio Giulia intervista due professionisti che raccontano del loro lavoro, dando una tonnellata di informazioni utili per chi potrebbe aver intenzione di intraprendere un percorso simile, o anche solo per i curiosi del fashion system. Sarà che ho ritrovato molti parallelismi con il mio lavoro (puntata 3 e puntata 5), dove creatività ed esigenze di mercato sono più che mai connesse, ma l’ho trovato un ascolto davvero stimolante.
2. Oltre alle routine degli artisti (o più in generale dei creativi), un’altra cosa che mi fa impazzire è poter entrare nelle loro case. Per questo amo la serie di Vogue Objects of Affection che ci porta nelle dimore di Iman e David Bowie, Rick Owens, Hamish Bowles, Karl Lagerfeld… (vorrei vivere qui, da 06:33).
3. Angelica Hicks è un genio (sono video, IG non li fa embeddare ma meritano tutti).
4. Ecco una newsletter che tratta di tutte quelle cose che non possono essere raccontate sui social. Si chiama Altrimenti ci bannano ed è scritta da Giada Arena per Vice.
5. A proposito di cose punk e cose fashion ho guardato Pistol, diretta da Danny Boyle, uscita per ironia della sorte il giorno successivo alla morte della Queen. Mi sono dovuta costringere ad andare oltre la prima puntata, perché ho provato del fastidio da cliché che mi stava per far abbandonare tutto, ma poi ne è decisamente valsa la pena. (Scena che mi ha fatto volare: rissa sulle note di Rick Wakeman, puntata da non guardare mentre cenate: l’ultima, storia secondaria ma fondamentale: l’ascesa di Vivienne Westwood).
6. Una cara amica mi ha prestato Sniff (link Amazon perché non lo trovo nel sito di Fandango), ed è una delle graphic novel più belle che abbia letto e guardato quest’anno. La relazione tra i due protagonisti è raccontata dal punto di vista dei loro nasi, che creano un racconto parallelo e complementare alle immagini d’insieme. La narrazione è di una delicatezza fuori dal comune, il dolore di essere spettatori inermi è pungente così com’è intensa la speranza che tutto possa tornare a funzionare, e la cornice delle vacanze invernali in montagna non fa che amplificare ogni sensazione, nel bene e nel male.
7. Parlando di fumetti, dal 23 al 25 settembre si terrà il Treviso Comic Book Festival. Tra le tantissime attività ci sarà anche il workshop dedicato alla tape art (vi ricordate Monica di @readmytape?)
8. Sto amando le illustrazioni dal retrogusto inquietante di María Jesús Contreras.
9. È finalmente disponibile il video del live di RY X al Lençóis Maranhenses National Park in Brasile ed è pazzesco.
10. Il giorno della prima puntata di Distrazioni è uscito questo post e non ho più smesso di pensarci.
Juxtapositions from a sequence of experiences are overlooked as a source of creativity. We tend to think a lot about what we do, but we rarely think about the order in which we do it.
In effetti, il tempo e l’attenzione che metto nella selezione dei contenuti sono gli stessi che impiego per capire in che ordine presentarli.
Noi ci ritroviamo martedì prossimo, ma vi lascio un bonus link in vista di domenica. Questa è Patti Smith che nell’Election Day del 2020 cantava People Have The Power per le strade di NYC per invitare le persone ad andare a votare. Mi raccomando 🙏🏻
Per finire, la ciliegina sulla torta: il pezzo selezionato per Note a piè di pagina, a cura di Federico Anelli.
Tom Jones - Talking Reality Television Blues (2021)
Sì, quel Tom Jones. Mr. Sexbomb. Quello che ha fatto innamorare le vostre nonne sulle note di Delilah. Ecco, l’anno scorso il vecchio Tom per i suoi 80 anni ha deciso di regalarsi e regalarci questo talking blues più nero del batacchio di un manzo nero in una notte senza luna nella prateria. Una voce rubata al fantasma di Johnny Cash racconta la televisione come fosse il diavolo, accompagnata da un riff ossessivo scappato dalle mani di Jonny Greenwood per andare a risvegliare un vecchio Sir inglese e convincerlo a cantare un ultimo requiem per questa “reality killed by a reality star”.
Se vuoi condividere un tuo pensiero o lasciarmi un feedback puoi rispondere a questa mail, scrivermi su Instagram o passare a trovarmi sul blog.
Se non l’hai ancora fatto, puoi iscriverti a DISTRAZIONI per riceverla ogni martedì nella tua cassetta di posta digitale. (Se non la trovi, potrebbe essere finita in Spam o nella sezione “Promozioni”, in tal caso basta cambiare l’etichetta per spostarla nella posta in arrivo).
A presto,
Veronica