Questa è una di quelle uscite per le quali ormai mi ero messa il cuore in pace e che invece poi ce l’hanno fatta. Magari scrivendo in modo caotico e a orari improbabili, ma tant’è. Ci tenevo a dare il benvenuto alle nuove persone iscritte prima di salutarvi per la pausa estiva - non so ancora quanto lunga. Negli ultimi mesi la newsletter ha avuto bisogno di tempo e io non ho potuto che concederglielo, d’altra parte se anche le Distrazioni diventano un impegno fastidioso cade proprio la logica. O almeno così mi dico. Insomma, grazie a chi è ancora qui a leggere e a chi ritroverò tra qualche settimana. Siete preziosi e mai scontati.
1. Per questo agosto non sono riuscita ad assemblare una puntata dedicata al viaggio, per cui vi riporto le due precedenti a cui sono affezionata e che sono sicura contengano ancora spunti interessanti: ecco quella del 2022 e del 2023.
2. In una di quelle sere troppo afose anche solo per pensare a cosa guardare abbiamo premuto play su My Oni Girl che tanto di anime giapponesi non ci stanchiamo quasi mai, ed è stato carino. La storia racconta di un liceale troppo buono e del suo incontro con una Oni, ragazza-demone indipendente e fiera alla ricerca di sua madre. Un’avventura estiva - e quindi particolarmente piacevole per il periodo - che mi ha ricordato un po’ Weathering with you e Suzume.
3. Vi ricordate del video di Barbascura X sui capodogli? Capisco sempre meglio la sua ossessione ascoltando Sonar, interessantissimo audio-documentario de Il Post che racconta tra le tante cose di come avviene la comunicazione tra i sopracitati cetacei (ad esempio, lo sapevate che, a seconda dell’area geografica, parlano una lingua diversa? E che quando incontrano un nuovo clan si presentano?). Ogni puntata è una collezione di informazioni incredibili sul viaggio del suono attraverso i grandi del mare e svariati altri animali (ascoltatelo in cuffia ché già gran parte delle frequenze noi umani ce le perdiamo). Grazie Eli per la dritta.
4. Abbiamo guardato il documentario Io, noi e Gaber dedicato alla carriera di quest’artista e intellettuale immenso. Dico solo che Andrea è andato a dormire ammutolito, e ce ne vuole perché succeda - avete presente quando c’è troppo da metabolizzare, e trovando una visione affine alla vostra la smettete forse per un po’ di sentirvi soli e incompresi? Per alleggerire l’atmosfera mi gioco qui un altro “lo sapevate che”: è stato lui a chiamare Francesco Battiato “Franco” per la prima volta? Perché altrimenti nel programma si sarebbe creato un doppione di nome con Guccini (!).
5. Rimaniamo sul poetico perché il primo del mese ho inaugurato una nuova Moleskine (rigorosamente questa, con copertina morbida in sostituzione a quella rigida degli albori) e la sensazione è sempre quella bellissima di avere tutto da scrivere - letteralmente o meno. La previsione è che, nonostante le ispirazioni di journaling là fuori, finirò come al solito per riempire le pagine in grafia minuscola e penna nera, ma non è mai detta l’ultima parola.
6. Ho finito Il Gattopardo e rinnovo il mio piacere per questo caposaldo della letteratura italiana. C’è da sentirsi male nella sensazione di decadimento tardo-ottocentesco, ma è tutto talmente ben descritto che in fondo diventa una malinconia dolce. E poi, l’ironia sprezzante e il cinismo hanno mitigato (qui sotto il Principe di Salina descrive delle ragazzette non particolarmente graziose all’iconico ballo):
Più le vedeva e più s’irritava; la sua mente condizionata dalle lunghe solitudini e dai pensieri astratti finì a un dato momento, mentre passava per una lunga galleria sul pouf centrale della quale si era riunita una numerosa colonia di quelle creature, col procurargli una specie di allucinazione: gli sembrava di essere il guardiano di un giardino zoologico posto a sorvegliare un centinaio di scimmiette: si aspettava di vederle a un tratto arrampicarsi sui lampadari e da lì, sospese per le code, dondolarsi esibendo i deretani e lanciando gusci di nocciola, stridori e digrignamenti sui pacifici visitatori.
7. Dimentichiamoci l’IA, i “non abbiamo budget” e anche qualche decennio di progressi sociali: è arrivato Mad Men su Netflix ed è iniziato il rewatch. (Nonostante i quasi dieci anni in pubblicità, quando Don Draper dà i feedback mi sale comunque l’ansietta. Ma anche: quanto doveva essere più emozionante quando ogni lancio di prodotto era il primo?).
8. Ho comprato un libricino dopo un pomeriggio al cinema, l’ho letto sul terrazzo col sole che andava giù e mi sono sentita proprio bene a tenere tra le mani delle pagine tanto belle. Grazie Fede per avermi parlato di Un’estate. È stato come vivere un’altra breve esistenza, mi ha ricordato le atmosfere che amo della Holt di Kent Haruf, con le piccole cose a tenere in equilibrio tutta la sofferenza che l’uomo genera e sopporta.
9. Il pomeriggio al cinema di cui sopra, invece, l’ho passato a vedere Deadpool & Wolverine. Chi l’avrebbe mai detto. Titoli di testa di qualità ineccepibile (qui un tutorial per imparare la coreo di apertura) e una serie di altre cose divertenti (insieme alla presenza di Emma Corrin) hanno reso l’esperienza godibile anche alla persona meno fan di Marvel e compagnia bella.
10. E niente volevo dire che è arrivato il mio ordine Lazy Oaf e sono commossa per la bellezza ma soprattutto: il 15 agosto esce UNA COLLABO CON MYMELODY ADDIOOOOOOO.
La lista è finita, io sono sciolta, assonnata e felice. Spero passerete delle belle giornate, idratatevi e statemi bene. Ci risentiamo presto.
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A presto,
Veronica