DISTRAZIONI #54
Cinema, Rick Owens, un gioco per i fan di Taboo e una newsletter che parla di musica.
Ciao! Bentornat* su Distrazioni. Non credevo che sarebbe più successo ormai ma: settembre è finito. Come state? Mentre continuo a vivere nell’illusione che la bella stagione continuerà fino a Natale, vi lascio alla nostra carrellata settimanale.
1. Ho visto Asteroid City, ero scettica e mi sono ricreduta. Era da una vita che non andavo al cinema per Wes Anderson, avevo il timore che l’estetica avrebbe fagocitato tutto il resto, in realtà me lo sono goduta parecchio (e il cast, come sempre, è da svenimento). Ho trovato molto sensata questa recensione, in particolare mi sono ritrovata nell’affermazione “il dettaglio è la garanzia del fatto che quanto si vede sullo schermo è ‘emotivamente’ vero.” e questo post dedicato. Ho passato un’ora e 45 a chiedermi come si pensino certe sporcature di copione che strappano il sorriso, come si riesca a inserire sempre perfettamente l’elemento di follia (umanità) nella struttura chirurgica dei film di Wes, quanto sia importante la musica. Vorrei rivederlo a breve, c’è dentro davvero troppa roba da digerire in una sola volta. Ah, vorrei anche trovare gli stessi occhiali e tonalità di rossetto di Scarlett Johansson:
2. A proposito di cinema, avete visto il primo episodio di Ridoppiati sul canale YouTube di Netflix? È un gran lavoro di un gran team di amic*. Preparate i popcorn.
3. Una lunghissima e toccante intervista a Martin Scorsese. Si parla del significato di fare film a 81 anni (sono in trepidante attesa del suo Killers of the Flower Moon, in arrivo in Italia il 19 ottobre) di lasciar andare, di malattia, solitudine. Si parla di tante cose ma tutto è letto attraverso il filtro della consapevolezza di una vita che si avvicina alla sua fine, il che da un sapore di definitivo alle parole del regista.
He was looking at books, at movie projects, at all this stuff he still wants to do, knowing he’s not going to get to them. ‘It’s too late for a lot of the threads that I wanted to follow,’ he said. (…) I’m involved with projects as a producer that I would love to direct but no longer have the time. Ten years ago, it would’ve been different.
4. Che testa affascinante, quella di Rick Owens. Ogni volta che vedo qualcuno dei suoi lavori ripenso a quando sono stata alla sua mostra in Triennale, ormai 6 anni fa, e alla sensazione disturbante e vitale che mi aveva provocato. Qualche giorno fa ha messo in piedi questa sfilata-show per la fashion week di Parigi, spettacolare. (E com’è la casa di una personalità del genere? Così.)
5. Dalle Stories di Malaka Gharib ho scoperto il profilo di Kate Madeira. Super ispirante.
6. A casa di un’amica ho giocato per la prima volta ad Articulate. Regole molto semplici: ci si divide in squadre e si tenta di far indovinare la parola sulla carta pescata, a seconda della categoria indicata dal tabellone. Lo scopo è fare il giro della plancia. Consiglio ai fan di Taboo.
7. Ho finito Sex Education e mi ha lasciata con sensazioni contrastanti. Bella!, La serie che ci voleva!, Si sono fermati in tempo prima di non aver più niente da dire! Ma anche Retorica… A volte mi sembra di vedere stereotipi pure nella volontà di andare contro ogni classificazione… Tutto troppo giusto… Quali adolescenti parlano così?! Insomma, ora mi viene da mettere in dubbio anche le tre stagioni precedenti che in realtà mi erano molto piaciute - gli anni comunque passano, i gusti evolvono, la società si modifica, magari è solo la mia visione distorta. Ad ogni modo per me Jean Milburn, Adam Groff e Aimee Gibbs si sono conquistati il podio. Voi siete fan? Che mi dite?
8. Ho scelto d’impulso Oggi faccio azzurro dalla libreria di Storytel perché mi mancava la voce di Daria Bignardi e lo inserirei tra i miei “ascolti da pulizie”. Senza connotazione negativa, è quel genere di audiolibro che riesco a godermi solo se cammino per commissioni o pulisco casa. Non richiede troppa concentrazione ma è una buona compagnia. Tre personaggi si raccontano, ciascuno in prima persona. L’anello di congiunzione è la seduta settimanale da Anna Del Fante, la loro psicoterapeuta. Galla mi ha convinta, ho trovato un po’ troppo stereotipata Bianca e poco credibile il punto di vista maschile di Nicola. Mi ha affascinato invece l’inserimento di Gabriele - ex moglie di Kandinskij - che nel libro si manifesta come voce nella testa di Galla.
9. Un’amica mi ha inoltrato la newsletter
e non vedo l’ora di avere un po’ di tempo per recuperare tutta la musica di cui parla. Ho letto qualche numero e mi ha subito appassionata - che bel modo di scrivere - per cui eccomi qui a condividerla a mia volta. (Grazie Bidi.)10. Infine: benvenuta spooky season, ma in versione Polly Pocket illustrata.
Anche per questa volta è tutto. Comportatevi bene, noi ci risentiamo martedì prossimo.
Se ti è piaciuta questa newsletter puoi supportarla:
Per riceverla il martedì nella tua casella di posta digitale:
Per scrivermi puoi rispondere direttamente a questa mail.
Su Instagram trovi i miei giri, sul blog liste e ragionamenti, nel portfolio i miei lavori.
Alla prossima settimana,
Veronica