Ciao! Come state? Bentornat* su Distrazioni. Qui ci stiamo godendo la coda dell’estate: che bene si sta con questo sole senza troppo caldo, senza piogge improvvise, con il ricordo delle vacanze ancora vicino? Ci fosse anche la stessa luce di luglio fino alle nove e mezza di sera, farei la firma. Considerazioni meteoropatiche a parte, possiamo iniziare con la nostra consueta carrellata.
1. Il canale YouTube Drumeo mi ha ricordato perché da adolescente guardavo un sacco di live - nello specifico video di batteristi, che per quanto mi riguarda sono una delle categorie di musicisti più affascinanti da osservare. Mi fa impazzire questo format in cui batteristi famosi ascoltano una canzone per la prima volta (senza la linea di batteria) e suonano a loro gusto.
2. New York. Metro per metro, è una guida furba all’esplorazione della Grande Mela attraverso le fermate della metropolitana. Un volume semplice e scorrevole per fare un viaggio tra gli aneddoti dei luoghi più celebri della città. A differenza di una guida standard è scritta in prima persona da Piero Armenti, italiano che per tanti anni ha vissuto a New York e lì ha fondato un tour operator. Cosa che non la trasforma in un romanzo, ma ha un tono di voce un po’ più caldo rispetto a una Lonley Planet, diciamo così.
3. The High Street di Alice Melvin è un albo illustrato delizioso in cui la protagonista ha una lista di compere da fare e, pagina dopo pagina, si reca nei vari negozi per riempire il suo cestino. Il racconto in rima ha un ritmo che mi ha fatto tornare a vedere il mondo con lo sguardo pieno di stupore di una bambina di 10 anni. Amazing.
4. Ho finito di ascoltare Storia di chi fugge e di chi resta di Elena Ferrante e devo dire che mi ha appassionato a tratti, rispetto ai primi due volumi, quando Lenù e Lina erano ancora bambine e poi adolescenti piene di energia e ideali e voglia di fare a pugni col mondo. È stata comunque un’ottima compagnia per i miei viaggi in treno e le camminate, forse anche per merito di Anna Bonaiuto, voce dell’intera saga a cui ormai sono affezionata.
5. “Per lavoro cerco cose e ne trovo altre che non so mai dove mettere”, così nasce
, la newsletter del sabato in cui la mia collega Francesca ci farà da cool hunter, selezionando quello che di trending vale la pena conoscere. Per me è già una lettura da lista dei preferiti. Io ve l’ho detto.6. Ho recuperato il cult anni 80 Stand by me, tratto dal racconto The Body di Stephen King, e me lo sono proprio goduto. Quattro amici dodicenni, nell’estate che li separa dalla scuola superiore, vengono a sapere del ritrovamento del cadavere di un loro coetaneo, scomparso tre giorni prima. Si mettono così in cammino alla volta del corpo, prima che qualcuno li possa precedere, con l’intenzione di diventare protagonisti dello scoop. Tra gli attori, un giovanissimo River Phoenix.
7. Oltre ai commenti positivi di alcune amiche e alle copertine bellissime, mi sono avvicinata a Blackwater anche perché mi affascinano le storie editoriali, e qui stiamo parlando di libri pubblicati in America precisamente 40 anni fa (arrivati in Italia a gennaio 2023) da un autore che tra le altre cose è stato sceneggiatore di Beetlejuice e uno dei miei film preferiti: Nightmare Before Christmas. Ho letto il primo volume e sono molto, molto curiosa di vedere come andrà avanti la storia, che al momento ci presenta un enorme antipasto fatto dalle conseguenze di un fiume esondato, una manciata di personaggi e qualche abitazione nella cornice della cittadina di Perdido, Alabama.
8. Carino il format del podcast Chiedilo a Barbero, dove il Professore risponde ogni volta a domande di utenti. Divertente l’episodio 14 dedicato alle morti imbarazzanti e il 16 sulla storia del pisolino (mi consigliate qualcosa d’interessante - libri, documentari, video YT sull’etimologia? Non cose troppo tecniche. Mi perdonerà il prof di Linguistica italiana per tutto quello che ho appreso e poi rimosso 💃🏼).
9. Come preannunciato siamo stati al Gomma Festival ed è stato ✨ magico ✨ Location carina da quasi non sembra di essere a Milano, bella musica, spritz col Select (un saluto alle mie origini venete) e tantissime belle illustrazioni. Io mi sono portata a casa una t-shirt di Ragù Studio con dei pianetini (un saluto anche a Distrazioni) e una cartolina della pazzesca Elena Bansh con questo soggetto:
(Sua è anche l’immagine in apertura di questo numero).
Per il resto, è stata una nuova piacevole occasione per scoprire persone piene di talento, brav* tutt*.
10. A proposito di illustrazioni e produzioni artigianali, mi sorprende sempre quanto lavoro ci sia dietro una stampa linoleografica.
Per cause di forza maggiore la prossima settimana Distrazioni si prenderà una pausa, quindi ci risentiremo l’ultimo (!!) martedì di settembre.
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A presto,
Veronica
«Non ho mai avuto amici come quelli che avevo a 12 anni. Gesù, ma chi li ha?»