Ciao! Come state? In questi giorni mi sento come il tempo: venerdì finestre spalancate e domenica neve. Per il resto, siamo giunti alla fine di febbraio e alla settimana numero 30 di Distrazioni, quindi non si sa come ma in qualche modo tutto procede. Benone, iniziamo.🎠
1. Vi ricordate di Lucy sulla Cultura? Ebbene, Fare un fuoco è il podcast del magazine, scritto e condotto dallo stesso Direttore editoriale Nicola Lagioia. Finora si è parlato di letteratura, musica, pittura, e della nostra evoluzione in rapporto a queste forme di cultura. Devo dire che, dopo un mese, è già diventato il mio appuntamento audio preferito del venerdì.
2. Rimaniamo con gli auricolari indossati per questa puntata de Il mondo nuovo con Massimo Recalcati, ospite ricorrente della trasmissione. Il tema centrale è quello che viene definito lapsus della lettura. Secondo lo psicoanalista, abbiamo un’idea abbastanza sommaria della lettura: pensiamo sia un modo per assorbire i contenuti del libro, ma ogni volta che noi leggiamo siamo al tempo stesso letti dal libro che leggiamo. E questo accade in tutta la fruizione dell’arte.
Quando sono colpito da un quadro, è perché il quadro mi guarda.
La modalità di incontro e fruizione dei libri, afferma Recalcati, fa pensare al nostro modo d’intendere le relazioni con l’altro. Il discorso lungo l’episodio si mantiene interessante, e tra i tanti aspetti legati alla lettura tocca anche la questione calda del revisionismo dei testi di Roald Dahl proposto dalla casa editrice Puffin Books. (Voi che ne pensate? Per avere un ulteriore spunto di riflessione, qui ne parla anche Shy).
3. Una lettrice mi ha consigliato La famosa invasione degli Orsi in Sicilia, film di animazione tratto dall’omonimo romanzo di Dino Buzzati. È stato un bel regalo, un’ora abbondante di ritorno al piacere bambino di perdersi in una storia, oltre a quello estetico delle illustrazioni piene di poesia di Lorenzo Mattotti. (Grazie Sara 💌)
4. Non mi è piaciuto quello che ho trovato ne L’animale che mi porto dentro, perché con certi stereotipi ci cresci ma in fondo punti all’eccezione; perché se pensi alle tue esperienze ti accorgi che il maschio in gruppo è ben diverso dal maschio individuo, ma forse non ne indaghi così a fondo le ragioni; perché qui è Francesco Piccolo che scrive, e non vuoi mica credere che possa essere portavoce di tutti. A metà tra un romanzo autobiografico e un trattato, è un libro difficile da scrollarsi di dosso, perché ha a che fare con la nostra quotidianità e ciò di cui è composta. (Grazie Camilla ✨ questa va a finire tra le mie letture essenziali.)
5. Abbiamo guardato Niente di nuovo sul fronte Occidentale e credo di non aver mai visto un film sul genere come questo. Sono qui al computer che scrivo e cancello senza sapere bene dove andare a parare, perché la verità è che mi sono sentita completamente svuotata. Due ore e mezza di storia sulla Prima Guerra Mondiale che diventano un racconto quanto mai intimo e pieno di silenzi che urlano fortissimo. Uno di quei casi in cui la realtà supera la capacità d’immaginare il tragico, e mentre speri sia finzione, esagerazione cinematografica, sai perfettamente che non è così. Può essere una storia in teoria molto lontana, quella dei giovanissimi ragazzi tedeschi smaniosi di arruolarsi per combattere i francesi, d’altra parte piena di cose già sentite - il fango perenne nelle trincee, rischiare la vita per rubare da mangiare, il profumo di un foulard di una ragazza, le lettere da casa, “la guerra è finita”; ma per me è stato come vedere tutto per la prima volta, e per davvero.
6. Mi piace molto la serie Dream Market di Alex Proba: immagini di vegetali giganti nei vicoli di Marrakech realizzati con l’AI.
7. Trovo sempre interessante guardare i posti conosciuti con gli occhi degli altri, di solito rende tutto più romantico. In questa newsletter Patti Smith torna nella sua amata Milano e scrive al tavolo di Giuseppe Verdi.
8. Per chi non avesse avuto la possibilità di vedere dal vivo Dopo il botto, la (bellissima) mostra di Zerocalcare alla Fabbrica del Vapore, da qualche giorno è disponibile il catalogo curato da Oscar Glioti e edito da Bao.
9. Siccome anche la schiscia è un’arte (forse ormai è parola sdoganata anche fuori dalla Lombardia, ma per schiscia s’intende il pasto preparato a casa e mangiato altrove), ho seguito questa ricetta per un orzo con verdure al curry e garam masala (dal minuto 02:15 del video).
10. Per concludere, l’account che mi piace molto della chef autodidatta di origini canadesi Kaitlyn Reinhart, che ci ha prestato anche il dessert in apertura.
Passiamo alla musica con Federico Anelli e le sue Note a piè di pagina.
Majical Cloudz - Downtown (2015)
La storia più interessante che potrei raccontarvi a proposito di Devon Welsh (cantante e songwriter dei canadesi Majical Cloudz) riguarda suo padre, Kenneth Welsh: molti di voi infatti lo conosceranno senza saperlo, dato che ha interpretato Windom Earle, lo psicotico ex-agente speciale dell’FB nella (non indimenticabile) seconda stagione di Twin Peaks. Ma, lo avrete intuito, non è certo questo il motivo per cui siamo qui a parlare di Downtown. La ragione è molto più semplice: in questo piccolo spazio cerco di suggerirvi delle belle canzoni e questa - per la miseria! - lo è. Serve altro? In un’epoca in cui i grandi pezzi si contano come i passaggi della cometa di Halley, direi di no. Brano notturno, da qualche parte tra il pop e l’ambient, Downtown è una dichiarazione d’amore cruda e lacerante. Ottima da ascoltare durante un ritorno in macchina a tarda notte, negli occhi i fari delle auto e nel petto il vostro cuore spezzato. Oppure stesi sul letto, come succedeva da adolescenti, quando la malinconia non era ancora qualcosa di cui avere timore. And if suddenly I die / I hope they will say / That he was obsessed and it was okay.
Direi che è tutto, statemi bene e copritevi la gola. A presto!
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Alla prossima settimana,
Veronica