Ciao, bentornate e tornati a una nuova puntata di: cose random degli ultimi sette giorni che ho pensato valesse la pena condividere. Iniziamo!
1. Ho finito di leggere Olive Kitteridge, è stata un’esperienza di fiducia nell’autrice. Strano per me non rispecchiarsi o amare per contrasto la protagonista di un libro, ma man mano che si scava (ed è un processo lento, che attraversa le pagine e le storie di altri personaggi), si finisce almeno per volerle bene e perdonarla, apprezzando anche la sua burberità e personalissima visione della vita. So già che mi mancherà.
2. Benvenuti nella mia nuova ossessione. Il mondo delle case in miniatura mi ha sempre fatta impazzire, ma non mi era mai venuto in mente di provare a costruire qualcosa. Tempo fa, però, mi sono imbattuta in un video che mi ha acceso l’entusiasmo. Domenica ho visto questo kit al Gardacon* (stavolta il lavoro non c’entra. Ci starò prendendo gusto? Chi può dirlo.) e non ho resistito. Se vi dovesse interessare, vi terrò aggiornati sullo stato dei lavori.
3. Un progetto a cui sto lavorando mi ha fatto venire nostalgia per Matilda 6 mitica, film dell’infanzia Millennial, ed è stato come vivere il Natale in anticipo. Poi, con lo stesso spirito di fanciullezza abbiamo guardato Saving Mr. Banks: la storia di come Mary Poppins è diventata un film Disney. Quanti ricordi signora mia.
4. Ho iniziato ad ascoltare Gli Slegati, podcast di Chiara Gamberale. Ogni puntata è dedicata ad una storia di Slegati: “persone spaventate sia dall’idea di un legame che da quello della solitudine”. Mi interessano molto le storie di relazioni “complicate” e i modi alternativi di essere una famiglia. Il punto è sempre uno: trovare una dimensione che sia valida per il singolo e per il nucleo familiare. Difficilissimo (perché bisogna conoscersi in profondità ed essere in grado di comunicare, e infatti in tanti ci rinunciano in partenza) ma essenziale.
5. Non sono fan dei parchi tematici ma a novembre hanno aperto il primo Ghibli Park e niente, l’urgenza di partire per il Giappone è aumentata esponenzialmente.
6. Ho dato una seconda chance a BeReal, il social che ha per promessa: “Your friends for real” e questa volta rischia di piacermi. Dato che qui siamo tra amici, nel caso voleste aggiungermi mi trovate con l’handle veronicadalcor. (Ah, lo spot di lancio è molto carino).
7. Questo ragazzo americano è poliglotta (dalla sua bio evinciamo che ha studiato “dozens of languages”) e le reazioni dei locals alle sue risposte in lingua - che vanno dal mandarino al ghanese - sono super.
8. Chi sono io per non condividere cose meravigliose senza senso? (via Resident Objects)
9. Sabato sera abbiamo fatto una cena in casa e questa torta salata in autunno funziona troppo bene (sia per aperitivo che per secondo). Magari torna utile anche a voi, fatemi sapere se la provate.
10. Ultimo link per l’ultima puntata uscita su Nuda e Cruda, con ospite Pierluca Mariti (il @piuttosto_che di Instagram). ❤️🔥
*Al Gardacon c’era anche Barbascura X, quindi ecco una specie di news per i fan del video delle orche: è in corso il montaggio del seguito (evviva!), ma a quanto pare il team è arrivato a 8 delle 23 pagine di script e non si sono dati una deadline di uscita (disevviva!) 🫠
Eccoci in fondo. Prima di salutarci vi lascio alla nostra rubrica settimanale preferita.
Note a piè di pagina, a cura di Federico Anelli.
Low - Especially Me (2011)
Lungi da me voler trasformare questo spazio in una raccolta di necrologi, ma per Mimi Parker sento di dover fare un’eccezione. Il nome forse ad alcuni di voi dirà poco, eppure parliamo della voce (e batteria) di una delle più importanti band americane degli ultimi trent’anni: i Low, da Duluth, Minnesota. Alan Sparhawk e Mimi Parker, coppia nella vita e nella musica (come se esistesse poi una linea di confine tra le due dimensioni). Mimi se n’è andata settimana scorsa, a cinquantacinque anni, gettando un velo di triste incredulità su tutti noi. I versi con cui si apre questo capolavoro di tre accordi, dal loro nono album C’mon, mi sembrano la migliore preghiera che possiamo rivolgerle: Cry me a river / So I can float over to you / The bearer to deliver the news / I’m over the moon.
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Alla prossima settimana,
Veronica